Come scegliere la caldaia a condensazione adatta alle proprie esigenze
Le caldaie a condensazione non sono tutte uguali. Scegli con Rinnai la caldaia a condensazione giusta per il tuo impianto di riscaldamento.
Si calcola che un apparecchio a condensazione consumi il 30% di energia in meno rispetto a un equivalente apparecchio tradizionale. Vecchio impianto da ammodernare o sistema nuovo per abitazioni o uffici, riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria a gas a condensazione possono essere sempre una soluzione vantaggiosa.
Nonostante le crisi e i rincari, la tecnologia a gas a condensazione, per il riscaldamento ambiente (caldaia) e per la produzione di acqua calda per cucina e doccia (scaldabagno) si conferma capace di offrire risparmio energetico, ed è estremamente affidabile e sicura.
La condensazione si basa sul principio del recupero del calore latente di combustione ed è comunemente impiegata dai Produttori di settore da diversi anni.
Seguendo le linee guida indicate dalla normativa ErP (Energy related Products) già dal 2015, infatti, acquistare una caldaia nuova significa obbligatoriamente installare una caldaia a condensazione.
In modo estremamente semplificato potremmo immaginare il confronto tra una caldaia tradizionale e una a condensazione come a due pentole.
Sono due pentole uguali, su due fornelli della stessa capacità e con lo stesso contenuto di acqua in ebollizione.
In realtà le due pentole non esattamente sono uguali perché la caldaia a condensazione è molto più sofisticata di quella tradizionale: acquistare oggi una caldaia a condensazione significa avere un sistema evoluto che riesce a offrire comfort e risparmio energetico, con il miglior bilancio di CO2 di qualsiasi combustibile fossile.
Tuttavia uno degli aspetti fondamentali è proprio "il coperchio": la condensazione permette un risparmio energetico perché impedisce al calore di disperdersi. Il calore di combustione viene ceduto allo scambiatore primario mentre la condensa, così formatasi, viene raffreddata ed evacuata. Il calore recuperato opera all’interno dello scambiatore, scaldando prima l’acqua e offrendo risparmio energetico.
Per le applicazioni domestiche un nuovo scaldabagno oggi può essere a condensazione oppure non a condensazione mentre per gli impianti commerciali e professionali (per esempio una palestra, un ospedale, un hotel) solo la produzione sanitaria a condensazione è rispondente alla normativa(DM “Requisiti minimi” del 26/6/2015) poiché riesce a rispettare un rendimento minimo sul PCI pari a 90 + 2 log Pn. Dall’entrata in vigore del decreto, per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni rispondenti alla normativa, tutti i soggetti che utilizzano l’acqua calda in modo professionale devono impiegare produttori a gas solo del tipo a condensazione in tutti i casi (sostituzione, ristrutturazione e nuova costruzione).
Funzionamento di uno scaldabagno a gas a condensazione ad alta efficienza Rinnai Infinity Sensei.
Nella tecnologia della condensazione anche il vapore acqueo contenuto nei prodotti della combustione è utilizzato per generare calore. Per questo gli scaldabagni Infinity serie Sensei a condensazione riducono i consumi fino al 30% e le emissioni inquinanti (NOx e CO₂) fino al 70%.
Dobbiamo prendere in considerazione anche un altro fattore fondamentale, che troppo spesso tende a non essere trasferito correttamente.
Se immaginassimo di far funzionare la stessa caldaia o scaldabagno a condensazione anziché con il gas (metano, GPL o aria propano) con un combustibile che quando brucia non rilascia CO2 in atmosfera ma solo acqua (come l’idrogeno verde), allora il tema della sostenibilità potrebbe essere affrontato in maniera radicalmente nuova e molto più efficace.
Esistono già in commercio varie apparecchiature che funzionano con miscele di gas in cui è presente una percentuale di idrogeno, percentuale che generalmente si attesta attorno al 20%. Le caldaie a condensazione e gli scaldabagni Rinnai sono certificati per funzionare con miscele di idrogeno fino al 30%.
Se a tutti questi vantaggi aggiungiamo il fatto che installazione e sostituzione sono relativamente semplici, soprattutto se confrontati al passaggio ad un tipo di tecnologia completamente diverso (come la pompa di calore), si evince che l’investimento iniziale per migliorare il comfort e ridurre le emissioni è contenuto.
Una caldaia a condensazione e uno scaldabagno a condensazione sono anche ulteriormente integrabili con le rinnovabili. Questo significa che l’apporto gratuito e pulito del sole, derivato per esempio da un fotovoltaico, può essere sfruttato al meglio: in questo modo si riduce l’apporto della fonte fossile ogni volta che la rinnovabile è sufficiente a generare il calore richiesto dall’edificio.
Ci sono infatti
modelli di alta gamma adatti ai più moderni sistemi a bassa temperatura (riscaldamento a pavimento) come nel caso della nostra gamma di caldaie a condensazione Zen.
Lo scaldabagno a condensazione, in funzione della taglia e del tipo di utenza a cui è dedicato, riesce a portare risparmio energetico in qualsiasi contesto.
Lo scaldabagno a condensazione Rinnai, per esempio, installato in batteria (ovvero in un sistema che unisce più scaldabagni tra loro dal punto di vista elettrico e idraulico), riesce a soddisfare le più importanti richieste di acqua calda sanitaria (come quelle di una struttura ricettiva, per esempio) offrendo risparmio energetico.
Il meccanismo istantaneo di produzione di acqua calda, di per sé, non spreca calore perché non mantiene in caldo grandi stock di acqua, ma produce acqua calda con immediatezza, all’atto dell’apertura del rubinetto, per fermarsi di conseguenza alla chiusura. Il sistema sanitario a condensazione riesce ad erogare la portata termica necessaria a partire dal minimo di attivazione della singola macchina, ottimizzando i consumi in funzione delle esigenze specifiche, mentre la gestione elettronica della cascata programma il funzionamento di ogni elemento affinché il carico di lavoro sia equamente distribuito su ogni produttore: il risparmio energetico è subito riscontrabile nei consumi.
In un momento come questo, dove il risparmio energetico è fondamentale per l’economia domestica come per l’ambiente, è utile valutare la qualità del prodotto prima di acquistarlo. Il modo in cui l’apparecchio interagisce con le altre componenti del sistema, come sfrutta il combustibile e la sua longevità sono fattori che incidono sui consumi.
Uno strumento diffuso e riconosciuto in tutta Europa definito anch’esso dal ErP certifica la classe di efficienza energetica di un prodotto (che sia a condensazione o meno) e dunque la sua capacità di generare risparmio energetico. Stiamo parlando dell’etichetta energetica, che abbiamo sicuramente visto sugli elettrodomestici.
Etichetta tipo di uno scaldabagno istantaneo a gas
Etichetta tipo di una caldaia murale combinata a condensazione
La classe di efficienza energetica non è sicuramente l’unico valore da prendere in considerazione quando si valuta un apparecchio, ma certo è un indicatore della sua qualità, della sua sostenibilità e di quanto può contribuire al risparmio energetico.
In Rinnai abbiamo scelto di offrire apparecchi delle migliori classi di efficienza energetica, A o superiore.
Rinnai si riserva il diritto di variare le caratteristiche e i dati riportati nel presente blog in qualsiasi momento e senza preavviso, nell’intento di migliorare i prodotti. Tutte le immagini e i contenuti si intendono a titolo esemplificativo. Questo blog pertanto non può essere considerato contratto nei confronti di terzi. Per informazioni tecniche specifiche invitiamo sempre a fare riferimento al manuale d’uso e installazione a corredo di ogni unità.
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Nel sistema ibrido factory made caldaia a condensazione e pompa di calore sono collegati per lavorare bene insieme.
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